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La digitalizzazione nel settore delle Risorse Umane

26 Ottobre 2022
La digitalizzazione nel settore delle Risorse Umane

Non è possibile ignorare la portata dirompente del cambiamento avvenuto alla voce digitalizzazione nel settore delle Risorse Umane, nel corso degli ultimissimi anni. Travolte dalla necessità di riorganizzazione scaturita alla pandemia, le direzioni del personale si sono trovate a dover imparare a familiarizzare, spesso in fretta e furia, con software e strumenti tecnologici che fino a poco tempo prima erano pressoché sconosciuti, o comunque non tenuti nella giusta considerazione. Anche a causa di un certo ritardo strutturale del nostro paese da questo punto di vista.

La fotografia di Eurofound, aggiornata al 2019, restituiva infatti l’immagine di un’Italia fanalino di coda in Europa alla voce lavoro agile, con solo il 7% dei lavoratori impiegati in tale modalità rispetto a una media europea del 17%, e indietro anche per quello che riguardava l’approccio nei confronti del digitale.

Eppure, dopo meno di tre anni sono davvero pochi quanti non abbiano quanto meno intravisto le potenzialità del lavoro a distanza e le possibilità offerte dalla tecnologia applicata al settore HR, sia per quello che riguarda lo snellimento dei processi relativi alla gestione amministrativa, sia per la possibilità di affidarsi nelle decisioni a dati quanto più oggettivi possibile, sia per ammodernare la gestione delle Risorse Umane nell’ottica della valorizzazione dei dipendenti e del potenziamento delle competenze. Si è fatta strada, dunque, una nuova mentalità, più confidente circa l’utilizzo dei software nelle Risorse Umane.

Come si arriva ad ammodernare la direzione HR

Se ad oggi il dipendente viene considerato come uno degli elementi fondamentali per il successo del business aziendale, ecco che le strategie e le pratiche per garantire la massima espressione del suo talento assumono anch’esse un’importanza centrale. Il concetto di Human Capital Management (HCM) sintetizza bene questo processo virtuoso, che parte dalla selezione e dall’attrazione dei migliori talenti, passa attraverso l’inserimento in azienda, l’adeguata formazione, la definizione della mappa delle competenze e della mobilità interna, nonché la predisposizione dei giusti benefit. Tutti aspetti della vita professionale che, grazie all’intervento della digitalizzazione nel settore delle Risorse Umane, possono essere inquadrati in una visione olistica, mettendo l’azienda nella condizione di avere sempre a disposizione le persone con le giuste competenze, nel giusto ruolo.

L’utilizzo di software performanti consente infatti una consistente riduzione di tempi e costi, e insieme favorisce il processo di ottimizzazione della crescita del dipendente all’interno dell’organizzazione, curando gli interessi dell’azienda e andando a soddisfare le necessità del lavoratore. Non dimentichiamo come sia ormai confermato il legame tra pianificazione della carriera, crescita, apprendimento e fidelizzazione della forza lavoro, e come spesso questi aspetti si rivelino più importanti nella scelta di abbandonare un posto di lavoro rispetto a quelli relativi ai mancati aumenti retributivi.

Gestione amministrativa più snella e dati certi

Strettamente interconnesso con quanto detto finora, un aspetto di rilevante importanza per ciò che concerne l’argomento digitalizzazione nel settore delle Risorse Umane è quello relativo alla semplificazione dei processi amministrativi: gestione dei turni, orari, malattie, permessi e ferie. Ridurre il tempo dedicato a tutti questi aspetti permette al moderno direttore HR di dedicarsi ad attività ad alto valore strategico: ovvero quelle “attività trasformazionali” capaci di stimolare la collaborazione interna, incidendo sulle motivazioni e sulle aspettative dei dipendenti.

E grazie all’analisi puntuale dei dati raccolti (e aggregati) attraverso i software utilizzati in azienda, diventa più difficile prendere decisioni (spesso sbagliate) dettate dall’umore del momento. Le fasi di analisi dei dati e di reportistica permettono di avere a disposizione misurazioni chiare di quello che sta affettivamente succedendo, con dati quanto più certi possibile, raccolti in base alle impostazioni delle metriche di valutazione. Numeri che diventano quanto mai importanti quando correlati al raggiungimento di obiettivi predeterminati, anche nell’ottica di una maggiore autonomia concessa ai team di lavoro.

Per molte realtà aziendali tutto questo è ancora un “cantiere aperto”, dove qualcosa è già stato messo a sistema e molto altro è ancora da progettare e costruire. Per altre, i benefici a livello amministrativo, nella gestione delle Risorse Umane e nel poter disporre di dati certi sono una realtà quotidiana. E sono proprio queste ultime che tendono ad avere processi più snelli e maggiore velocità e predisposizione al cambiamento. Lo dicono i dati.

Immagine da rawpixel.com

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