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La leadership nell’era dell’intelligenza artificiale

14 Novembre 2023
La leadership nell’era dell’intelligenza artificiale

Esercitare la leadership nella maniera migliore, oggi, significa essere pronti ad affrontare molteplici cambiamenti e conseguentemente ad avere a che fare con una buona dose di imprevedibilità. Quella che potrebbe essere definita “LA” sfida più grande da affrontare, per tutto ciò che concerne la vita aziendale, dalla governance alla sicurezza, passando per l’etica e le buone pratiche di comportamento, è rappresentata dall’aumento della penetrazione nella quotidianità dell’intelligenza artificiale generativa.

Se il 2023 è stato l’anno della novità, dell’esplosione, dei primi tentativi e della progressiva familiarizzazione, è fin troppo facile piazzare una scommessa vincente sul fatto che il 2024 rappresenterà l’anno in cui le aziende si troveranno a dover fare le scelte giuste ed esercitare la leadership in maniera tale da sfruttare a pieno il potenziale rappresentato dall’intelligenza artificiale.

Lo conferma anche un sondaggio condotto da IBM su oltre 1.600 senior leader e dirigenti di Regno Unito, Francia, Spagna, Germania, Italia e Svezia, dal titolo “Leadership in the Age of AI“. Il rapporto esplora la maniera in cui la leadership si stia trasformando man mano che le aziende abbracciano l’intelligenza artificiale generativa e mette in luce come tutte le strategie di successo dipenderanno da una governance che si riveli al tempo stesso efficace e responsabile, capace di raccogliere i benefici di quella che appare essere una vera e propria rivoluzione.

Una rivoluzione che, come confermato da ben il 95% degli intervistati, coinvolgerà tutti i livelli aziendali, visto il suo enorme potenziale anche nell’ottica di favorire migliori decisioni di leadership. Più di qualcuno, infatti, si sta già scervellando sulla domanda delle domande: “Deve l’AI avere un suo posto anche nei consigli d’amministrazione?”.

leadership nell’era dell’intelligenza artificiale

Nell’attesa (che non sarà certo troppo lunga) di avere una risposta certa, vediamo quali punti chiave sono emersi dal sondaggio sul concetto di Leadership nell’era dell’intelligenza artificiale.

L’importanza della risposta alla crescente pressione

I leader intervistati affermano che le tre maggiori fonti di pressione per adottare l’intelligenza artificiale generativa provengono non solo da concorrenti o consumatori, ma dai dipendenti, dai membri del consiglio di amministrazione e dagli investitori. Ciò deriva principalmente dal desiderio di modernizzare e migliorare l’efficienza operativa (45%), utilizzando l’intelligenza artificiale per automatizzare i processi di routine e consentire ai dipendenti di svolgere lavori di maggior valore, contribuendo al contempo a promuovere l’innovazione. Segue il potenziale di questa tecnologia per migliorare l’esperienza del cliente (43%) e incrementare i risultati di vendita (38%).

Trasparenza ed etica al centro del dibattito

Per quanto riguarda le sfide legate all’implementazione in azienda dell’intelligenza artificiale generativa, gli intervistati hanno identificato come fondamentale il fatto di impiegarla in un quadro etico e inclusivo. Questa è emersa essere la sfida principale, seguita dalla necessità di assumere talenti specializzati e dalle implicazioni in termini di costi. Proprio ai leader aziendali, in un contesto ancora in via di definizione, viene infatti richiesto di assumersi la responsabilità riguardo a questioni chiave, non ultime le preoccupazioni sulle possibili implicazioni legate alla sicurezza (privacy e sorveglianza).

Focalizzare l’attenzione sullo sviluppo delle competenze

In generale, il miglioramento delle competenze in materia di intelligenza artificiale si è rivelata una priorità chiave, con il 95% dei leader intervistati che afferma di aver adottato misure atte a garantire di avere a disposizione le giuste competenze in materia di intelligenza artificiale nelle proprie organizzazioni. A livello personale, i leader stessi si descrivono come attivamente impegnati ad approfondire la propria conoscenza della tecnologia dell’intelligenza artificiale generativa (44%), del panorama normativo e di conformità (41%) e delle implicazioni etiche (41%).

Riferendosi infine alle migliori strategie da implementare, nell’ottica di “imparare a convivere” al meglio con l’AI, oltre alla creazione di valore, alla necessaria agilità dell’organizzazione e alla focalizzazione sull’efficientamento dei sistemi collegati all’intelligenza artificiale, si sottolinea come l’AI possa risultare buona e profittevole solo se adeguatamente governata. La responsabilità del leader, assunta con piena consapevolezza e trasparenza, sarà certamente un elemento capace di fare la differenza, sia per ciò che concerne la credibilità all’interno dell’organizzazione che per il rafforzamento stesso del suo ruolo.

Crediti immagini:
Immagine di Freepik
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